giovedì 16 marzo 2017

Come mi vedo?

 

Come fossi il vento di un giorno di Marzo, che prima ti scalda poi ti raggela. Allo stesso modo se mi guardo allo specchio, nelle vetrine di un negozio o nel riflesso di una pozzanghera questo è il modo in cui io mi vedo. Cioè dalle stelle alle stalle, un giorno bellissima e un giorno bruttissima.

La mia visione di me stessa cambia coi mesi, le stagioni, a volte persino con le ore del giorno.  Se osservo la coda della mia ombra nel calore di luglio posso sembrarmi alta abbastanza per stare bene al mondo. Nei giorni in cui traballo sulle punte verso scaffali alti per me mi sento di incarnare la bassezza, nella sua più sconfortante e scomoda essenza.

Mi amo, per così dire, a giorni alterni. Come si fa con un paesaggio di sole e d'azzurro al mare o in montagna. O per le vie della città. Una visione immensa e e piena di vita tranne qui giorni un po' così, in cui hai la luna storta e tutta la bellezza del mondo nemmeno ti accorgi di avercela di fronte. 


Ci sono tante voci nel cuore di una persona, tante visioni che può avere di se stesso. Alcune sono belle, esaltanti e piene di ottimismo altre proprio il contrario. Sono voci che parlano, sentenziano, ammoniscono o incoraggiano. Solitamente ci invitano a piacerci per quello che siamo o a fare di più per migliorarci. 

Quante volte ho dato ascolto a quelle voci fino a che ho imparato che potevo lasciarle fare e cercarmi invece altri suoni a cui dare ascolto. Attorno a me, in effetti, abitavano già mille altre persone, immaagini, storie da cui intravedere la possibilità di stare bene con me stessa. Erano riviste, interviste, calendari che raccontavano bellezze di tutte le forme e tipologie. 

Proprio in questi giorni una di queste storie mi è passata sotto gli occhi grazie alle pagine di una rivista inglese che ha immortalato Caitin Stickels, una modella americana con oltre 22mila seguaci su internet. Le fotografie hanno fatto il giro del mondo, sia attraverso i social della modella, sia tra i vari giornali scatenando elogi e commenti. 

C'è chi ha amato l'estro creativo di Nick Knight, il fotografo che le ha realizzate ispirandosi ai più famosi quadri di Klimt, chi invece ne ha apprezzato il messaggio di bellezza autentica. Caitin infatti è affetta da una malformazione genetica che ne modifica i tratti del viso e degli occhi.

Ma qualunque sia la nostra opinione si queste fotografie la cosa davvero importante è che esistono. Ed esistono grazie a una ragazza che tra i mille e più possibili modi di vedere se stessa e il proprio corpo ha scelto l'unico che la fa sentire felice. Assecondandone l'originalità, limandone i tratti e le sfumature. 

Sapendo già che probabilmente vedersi allo specchio sarà sempre come andare sull'altalena delle emozioni. 


Su e giù, giù e su. 

Bello e brutto.

Giusto e sbagliato.


Ma sapendo anche, che come in tutte le altalene, più in alto si vuole arrivare più forte è la spinta che si deve dare. 

1 commento:

  1. L'importante é non scendere da quella altalena, che ci fa sentire vivi e provare emozioni. Dopo quelle negative, arrivano sempre le positive...e così via.
    Questa é la vita.

    V

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