venerdì 16 dicembre 2016

Vale la pena


Quando sei bambino la recita é quel momento dell'anno in cui puoi mostrare il meglio di te, mentre speri che tra il pubblico ci sia qualcuno che ti osserva con l'orgoglio stampato in faccia. E allora ce la metti proprio tutta per imparare la tua parte, il tuo pezzettino di recita o la canzone che canterai con il coro.

Studi il testo con i tuoi compagni, ti sgoli a casa ripetendo senza sosta le canzoni da ricordare. E pazienza se il giorno della recita anche tutta la tua famiglia conoscerà a memoria quelle stesse canzoni: a te sembrerà di cantarle come un'inedito a Sanremo. 

Lo sa bene Claire Koch, una bambina che vive con la sua famiglia in Florida e che da qualche anno si è trasformata in una piccola star del web grazie ad una recita natalizia davvero speciale. Uno spettacolo come tanti ce ne sono in questo periodo nelle scuole elementari, con un coro straripante di bambini e un adulto che tenta coraggiosamente di tenere il ritmo. 

In questo mare di voci possiamo quasi immaginare la nostra Claire, che si allena provando e riprovando le canzoni per giorni e giorni nel corso delle settimane che precedono la recita. Ma la differenza tra lei e gli altri bambini è che i suoi genitori non potranno mai sentire le canzoni che con tanto impegno si sforza di imparare, perchè sono sordi. 

Ecco quindi che Claire aggiunge un pezzo alla sua interpretazione e si esibisce in un doppio concerto,in cui le canzoni vengono accompagnate dal linguaggio dei segni. Una lingua che la bambina ha imparato dai genitori fin dalla nascita.

Il video che la riprende ha fatto il giro di tutti i siti internet del mondo: biondissima e decisa nel suo vestitino a scacchi rossi, un occhio alla maestra per seguire il coro, l'altro puntato ai genitori che dalle sue mani leggono i testi di tutto il concerto. 

Ho letto questa storia mesi fa e l'ho conservata gelosamente fino ad adesso: perché questa recita di Natale mi è sembrata una favolosa metafora della vita. In cui affannarsi per imparare il proprio copione, iniziando col capire quale sia il più adatto a noi, recitarlo con convinzione e infine adattarlo, renderlo speciale affinchè faccia parte anche di chi amiamo. 

E perchè penso che tra le tante cose per cui vale la pena di vivere ci sia anche l'aspettare, faticare, mettercela tutta per conquistarsi una porzione di felicità. Che sia una recita di Natale da programmare in anticipo e attendere con crescente trepidazione o una vita intera, piena di progetti, sogni e copioni da vivere.



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