giovedì 8 settembre 2016

Ciò che é possibile


Nascono dalla stessa radice sognante e competitiva. Si alimentano della medesima grinta e coraggio che spinge centinaia di atleti in tutto il mondo a trasformare il sudore e la fatica in un lavoro quotidiano, passando attraverso allenamenti, gare e qualificazioni. Un lavoro senza sosta che s'inanella una settimana dopo l'altra, per mesi e mesi fino allo scadere di quei quattro anni che separano dal traguardo più grande.

Appena due giorni fa si è tenuta la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi, sorelle gemelle delle Olimpiadi appena concluse. Oltre un milione e mezzo di biglietti venduti a Rio per assistere alle gare.

Eccovi quindi cinque buoni motivi per non perdersi la quindicesima edizione dei Giochi Paralimpici.

1 - Sono i Giochi del mondo intero

Con 4 mila atleti presenti e ben 175 nazioni rappresentate, le Paralimpiadi saranno i giochi del mondo intero. La televisione italiana si farà carico di un impegno importante, superiore a molte delle reti televisive presenti a Rio, e trasmetterà i giochi olimpici in diretta ventiquattro ore al giorno sui canali nazionali e in streaming su internet. Lasciarsele scappare sarebbe un vero peccato.



2 - Insegnano la prospettiva

I Giochi Paralimpici vedono la partecipazione di atleti con diversa disabilità. Uomini e donne la cui tenacia arriva a superare qualsiasi ostacolo fisico pur di gareggiare; incuranti di quanta fatica richieda allenare tutti i giorni un corpo stanco, dolorante, cui a volte manca un pezzo. Un braccio, una gamba, occhi che vedano e orecchie che sentano. Lo fanno per vincere, per emozionarsi, per vivere la vita dalla prospettiva che più li fa sentire liberi.
 



3 - Mostrano ciò che è possibile

A Rio gareggeranno atleti con storie diverse eppure simili tra loro. Persone cui la vita ha tolto molto, a volte quasi tutto, che hanno subito amputazioni, vissuto incidenti, superato gravissime malattie. Lo scorrere delle loro vite, l'esempio di ciò che i loro sforzi li ha portati a conquistare sono un scintillante promemoria per tutti coloro a cui la vita pone di fronte un ostacolo.


4 - L'importante é vincere

Il rovescio della medaglia è che in alcuni casi le storie difficili degli atleti ci spingono considerare le Paralimpiadi una sorta di festival del riscatto morale. La rivincita degli sconfitti. Di quei ragazzi affetti da disabilità ma fortunatamente miracolati dal talento sportivo. Non è così: dietro le storie ci sono atleti, allenatori, ore e ore di duro allenamento. E la fatica, si sa, vuole essere premiata. Chi gareggia ha fame di competizione, vuole una cosa sola: vincere.




5 - Per noi, per loro

Sull'aereo per Rio sono partiti circa un centinaio di atleti italiani: per essere presenti alla più importante delle competizioni sportive hanno superato mesi di allenamento e gareggiato a lungo, per aggiudicarsi il pass che li ha condotti in Brasile. Durante i dieci giorni di competizione previsti, questi ragazzi rappresenteranno una parte del nostro paese, quella che tiene alta la testa e ce la mette tutta. Per dare il loro meglio hanno bisogno di tutto il nostro tifo.




[CREDITS: GAMESANATOMY.IT]

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