venerdì 26 agosto 2016

Metterci la faccia


Pochi giorni ancora e sarà settembre, il ritmo s'accelera e nemmeno lo scorrere dei minuti ci sembrerà più quello di prima, almeno fino alla prossima estate. L'anno scolastico è alle porte. Stuoli  di zaini, astucci e quaderni stazionano nei supermercati da settimane. I buoni propositi si lanciano arditi oltre l'ostacolo, come le frecce di un arciere speranzoso. Ci piaccia o no, insieme agli studenti ricominciamo proprio tutti.

Se c'è una cosa che vorrei portare nel mio zainetto per l'inverno sarebbe di sicuro l'esempio di tante donne che nell'estate hanno dominato le scene dei social network. Per settimane, ovunque mi girassi m'imbattevo in ragazze coraggiose, fiere, combattive. Sicure di loro stesse e dei loro corpi. Una sicurezza sana e priva di artificio, perché conquistata a suon di fatica, sudore, lacrime.

A darci il via è stata un'attrice americana che in giro per negozi si è sentita rivolgere critiche e suggerimenti di stile a causa di un paio di pantaloncini davvero troppo corti per le sue forme pronunciate. Una manciata di parole che vanificano anni di impegno per imparare ad accettarsi e superare il complesso di tutta una vita. La ragazza si è sfogata su internet e la sua storia è diventata virale.

A metà estate, con già la valigia nel bagagliaio e la mente alle spiagge, ci si é messa anche Clio Make Up, al secolo Clio Zammatteo, la truccatrice italiana trapiantata a New York più famosa del web. Una foto in costume, capelli al vento e il sorriso da primo giorno di vacanze:"Quante volte mi sono vergognata del mio corpo e ho rinunciato al mare e alla piscina. Ho capito che questa cosa non ha senso..Il mio fisico sarà sempre così, non ha senso odiarlo". Una standing ovation da migliaia di like. Una reazione imprevedibile perfino per la creatrice del post.

E poi le Olimpiadi, il momento sportivo più atteso, ci hanno regalato prodezze sportive e grandi dichiarazioni. Dalle ragazze del tiro con l'arco indimenticabili per quel podio sfiorato e per il fisico cicciottello fino all'indiscussa regina della ginnastica artistica, che in risposta ai giornalisti che la paragonavano ai grandi per raccontare le sue medalgie ha ricordato a tutti che lei è unica e irripetebile. "Non sono la prossima Bolt. Sono la prima Simone Biles"

Di queste donne ammiro la costanza di un allenamento continuo. Per preparare sé stesse e il proprio corpo a competizioni sportive, complessi, insicurezze personali, giudizi. E poi il coraggio che hanno avuto nel metterci la faccia, mostrarsi al pubblico dopo anni di duro esercizio alla vita, fiere di quello che avevano costruito. Per dire agli altri 'Allenatevi  e tutto questo potrà essere vostro'.

Se potessi trasformare tutte le loro storie in un buon proposito credo che sarebbe questo. Allenarsi, tanto quanto serve per essere al meglio di noi stesse, e poi metterci la faccia. E tutto questo può essere anche nostro.

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