sabato 18 giugno 2016

L'ottimismo delle otto e quarantotto


Quando rientro a casa dopo una giornata sfibrante. La radio a tutto volume e il finestrino abbassato. Una mano staccata dal volante che si muove a ritmo di musica. E spero 'Domani andrà meglio'.

Quando mi infilo un vestito bello da morire, un po' fuori dai miei soliti schemi. Che mette in risalto i miei pregi e anche un paio di difetti. Faccio una giravolta e la gonna mi fa il giro tutto intorno, una ruota panoramica che vedo solo io. E penso 'Fanculo i difetti, oggi mi vesto come mi pare'.


Quando nelle sere d'estate trascino una sedia sul balcone e sorseggio il caffè al fresco. Senza zanzare e con tutta la luce del tramonto. Quando mi scappa un sospiro e penso 'Voglio abbronzarmi alla grande. A costo di prendere il sole sdraiata in cortile'.


Quando saltabecco da una commissione all'altra, il cellulare alla mano per non dimenticare nulla e l'ansia a manetta di non fare in tempo. Un bimbetto sul monopattino mi intralcia un po' la strada, ma poi si ferma e mi fa 'ciao' con la mano. Mi vien da sorridere e l'ansia sparisce.

Quando in ufficio sono le otto e quarantotto del mattino. Ho un sacco di cose da fare, di email da leggere e di scadenze da controllare. Ma poi ci rifletto e mi faccio coraggio 'Una cosa alla volta e faccio tutto. Come sempre'.

Quando mi infagotto nel divano di casa e penso che non ho proprio voglia di uscire dal torpore. Quando poi mi faccio forza, mi alzo e vado a camminare. E rientro stanca, sudata e un po' più serena.

Quando mi sento l'ottimismo addosso, il senso di coraggio, la voglia di fare. Anche solo per mezzo secondo.

Quel respiro profondo che mi viene istintivo di fronte ai problemi. E poi il pensiero che 'Sì, ce la posso fare'.

Essere sicuri di farcela non è ottimismo, è semplice consapevolezza di saper fare qualcosa.

Al contrario, non essere sicuri di farcela. Tenersi il dubbio dentro ma ripetersi senza sosta che invece sì, possiamo farcela lo stesso. Nonostante tutto e nonostante tutti.

Nonostante noi stessi e le nostre incapacità, noi ce la possiamo fare.

 Pronunciare questa frase è il vero ottimismo.


Buon farcela!

Nessun commento:

Posta un commento