giovedì 28 aprile 2016

Il tono degli occhi


Una volta ho assistito alle prove generali di uno spettacolo teatrale. C'era una ragazza che fingeva di essere in una stanza lontanissima dal pubblico. E invece era lì, a un passo da noi. Ma era così brava da saper rendere la distanza fisica solamente con il tono della voce.

La cosa mi ha affascinato.

Mi sono chiesta come potessero capirsi tra loro tutte le persone sorde senza il prezioso contributo del tono di voce.

Poi ho capito che esiste il tono degli occhi.

E che nei discorsi che facciamo ogni giorno, nelle parole che mastichiamo velocissime al telefono, a casa o in un messaggio vocale a decidere tutto, oltre che le parole stesse, sono più di tutto ciò che gli sta intorno.

Le strette di mano, le espressioni del viso, le intenzioni. Gli occhi. Che si muovono in questa o in quella direzione, attenti o distratti secondo quanto ci interessano i discorsi che stiamo facendo.

giovedì 21 aprile 2016

Teoria dell'invisibilità


Quando sei disabile ci sono giorni in cui vorresti che tutti sapessero, che tutti capissero. Che camminando per la strada tutti potessero, in un solo potentissimo sguardo, sentirsi addosso per un istante la fatica che hai sulle spalle ogni giorno. Ti risparmieresti così l'impiccio di spiegare, di giustificare, di argomentare. Perchè ti serve aiuto per fare questa o quella cosa. Se hai avuto un incidente o ci sei nato con la tua malattia. Se sei felice o non lo sei.

Quando sei disabile ci sono anche giorni in cui vorresti che nessuno vedesse. Che tutti, ma proprio tutti, si facessero gli affari propri e ti lasciassero combattere la tua battaglia come meglio credi. Che non consigliassero. Tanto meno ti incoraggiassero a essere forte, ottimista. A cercare conforto in chi è simile a te. A sentirti speciale. Proprio in quei giorni che nel tuo corpo mal fatto e senza un perchè non ti riesce davvero di vederci qualcosa di bello, figuriamoci speciale.

giovedì 14 aprile 2016

Aprile


Aprile è il mese su un doppio binario. 

Di entusiasmo fortissimo e nuvole azzurre.

Di  paura sottile che sale quando lasci alle spalle qualcosa di caldo e avvolgente. Come l'inverno.

Aprile è il mese del fresco al mattino e caldo al pomeriggio. Dei maglioni di lana sfilati in fretta e furia durante la pausa pranzo. 

Del giacchino di pelle in cui stringi le spalle il sabato sera. Seduta su una panchina a chiacchierare con gli amici. Senza sonno e cognizione. Le sigarette accese fino alle due di notte.

giovedì 7 aprile 2016

Sconti


Il chiacchiericcio allegro di quando hai davanti una serata di puro relax. Cercare tra la folla i posticini che ci piacciono tanto. Sempre gli stessi secondo il proprio gusto, un po' più al centro oppure tutti di lato. E poi il fascino dei trailer che occhieggiano sullo schermo. Finchè all'improvviso le luci si spengono e tutto tace. Inizia il film.  

Credo che tra tutti i momenti di un'uscita al cinema questo sia in assoluto uno dei più piacervoli. L'istante prima che inizi tutto. Quando l'attesa resta ancora da soddisfare e le aspettative si alzano con l'andar dei minuti. Quando anche fare la fila al botteghino si trasforma in un rituale d'altri tempi. E pazienza se il film sarà una delusione o una vera scoperta; esserci è il vero piacere.