martedì 9 febbraio 2016

Sì, viaggiare.


Sfogliare una guida nuova di zecca. 

Sentire il profumo della carta e quel rumorino che fanno le pagine quando le fai scorrere tra le dita per la prima volta. 

Pregustare i paesaggi dal finestrino.

Fare la lista delle cose da portare e quelle da non dimenticare assolutamente. 

Sapere che comunque vada ci dimenticheremo qualcosa lo stesso. 

E poi partire. Per vicino o per lontano. 

Trascinarsi addosso in lungo e in largo quella valigia piena di vestiti, accessori e pezzetti di quella vita che abbiamo deciso di mettere in stand by per qualche giorno. Giusto il tempo di una vacanza.

Tra i piaceri più belli di un viaggio che inizia c'è sicuramente la programmazione. Quali mostre visitare, cosa comprare e dove comprarlo, cosa assaggiare e cosa evitare. Maneggiare una guida dettagliata, farci gli angoli nelle pagine più interessanti e appuntare tutto su un quadernetto appositamente comprato per la partenza sono uno dei primi lussi di un vero traveler. 

In questo senso per chi è disabile, invece, si tratta di una vera necessità. Che non è per forza un male  - quanto è bello potersi pregustare tutto prima ancora di incominciare e muoversi sicuri e decisi in una città mai vista prima - ma non è nemmeno così facile. 

Se viaggiare è uno dei piaceri che rendono la vita più bella, riempiendola di colori, immagini e profumi capaci di offrirti una prospettiva su te stesso che mai avresti potuto immaginare è altrettanto vero che vivere tutte queste esperienze quando si ha un problema fisico significa, di fatto, viverle a metà. 

Con l'affanno o la preoccupazione che questo o quel posto non siano in grado di accoglierti. Che la stazione dei treni sia fatta di scalinate infinite e senza ascensore. O che la metropolitana non abbia accessi speciali e ci costringa a spendere una fortuna in taxi. Che tutto questo ci porti infine a vivere la nostra vacanza più con l'ansia che col divertimento. 

Ad oggi, in verità, sono molti i siti e le strutture attrezzate per le persone con disabilità e in questi anni sono nati programmi e applicazioni che rendono più facile per i disabili scegliere dove trascorrere le proprie vacanze.

All'inizio si trattava quasi esclusivamente di applicazioni geograficamente localizzate, che offrono spunti su questa o quella regione. Recentemente, però la Lonely Planet - le cui guide e travel kit rappresentano il non plus ultra della preparazione alla vacanza - ha dato una svolta all'offerta di guide accessibili realizzando Accessible Travel Online Resources la guida online totalmente rivolta ai disabili. 

E' stata realizzata da Martin Heng, esperto di turismo accessibile, in collaborazione con uno stuolo di travel blogger, agenzie di viaggi specializzate e tour operator di tutto il mondo e raccoglie un catalogo dettagliato di associazioni, enti e strutture offrono ai disabili la giusta assistenza per le loro vacanze. La guida è consultabile gratuitamente online e sarà aggiornata ogni due anni. 

Dite la verità, non vi è venuta voglia di partire subito?


[CREDITS - LONELYPLANET.COM]

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