domenica 14 febbraio 2016

Accontentarsi


Ogni volta che ci accontentiamo da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che non s'accontenta mai.

Ogni volta che lasciamo perdere un litigio, una discussione. Quando fingiamo che nulla ci abbia ferito. Che vada tutto bene e che il tempo aggiusterà ogni cosa. Che 'Se tanto io la penso a modo mio e tu a modo tuo che senso ha star qui insieme a lanciarci i piatti?'. Quando riappacificarsi sembra un'inutile perdita di tempo da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che prova a mettere insieme i cocci.

Ogni volta che diciamo di no, tiriamo pacco, bidoniamo senza preavviso, inventiamo scuse che potremmo evitare, da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che non cerca giustificazioni. Semplicemente, si alza e fa. 

Ogni volta che dobbiamo insegnare qualcosa a qualcuno che proprio non capisce un tubo. E spiega che ti rispiega sembra capire sempre di meno. E allora basta 'Se non capisci anche questa volta allora aggiustati tu', da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che passerà le ore a chiedersi dove sbaglia. A insegnare quella cosa lì. A quel qualcuno che proprio non capisce un tubo. 

Ogni volta che ci rifiutiamo di andare in palestra. Perchè fa freddo, fa caldo, non c'è tempo, tanto possiamo sempre andarci domani. Da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che ha già il borsone in spalla.

Ogni volta che abbandoniamo un lavoro mal fatto o fatto a metà. Per noia, stanchezza, pigrizia. O perchè 'Tanto è solo lunedì mattina e ho tutta la settimana davanti', da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che non avrà pace finché il lavoro non sarà finito, perfetto. Ci voglia il tempo che ci vuole.

Ogni volta che aggiriamo l'ostacolo. Ci nascondiamo, svicoliamo, evitiamo. Sperando nel fato o nella botta di culo, da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che come noi spera nel fato e ancor di più nella botta di culo. Ma mentre spera lavora sodo più che può.

Ogni volta che una persona a cui vogliamo bene commette lo stesso errore di sempre. Ogni volta 'Che insomma là, ne abbiamo parlato già così tante volte. Ma lascialo/a perdere, non lo vedi che ti sta solo prendendo in giro? Cosa ci vorrà mai a smetterla di ragionare con il cuore e usare un po' la testa?', da qualche parte nel mondo c'è una persona che sarà paziente e comprensiva. 

Ogni volta che il mondo cade a pezzi e crediamo di non potercela fare più. Quando sembra davvero tutto molto più che perduto, da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che non si arrende manco per niente. 


Katherine Foster è una ginnasta americana di undici anni quando la leucemia le porta via una gamba e ben due anni di infanzia spensierata. Oggi, quattro anni dopo, la ragazza ha ripreso ad allenarsi nella sua palestra e ha deciso di non farsi mancare proprio nulla.

Non c'è compagna di squadra che non conosca la sua grinta. Competizione sportiva che non la veda partecipare combattiva. Attrezzo ginnico che non abbia sperimentato la tenacia della sua protesi. Dai salti al corpo libero fino alle spaventose altezze delle parallele asimmetriche, Kate ha deciso di riprendersi indietro tutto il possibile dello sport che ama. Perché accontentarsi e lasciar perdere sarebbe stato più facile, giustificabile e quasi scontato, ma questa storia non sarebbe stata felice nemmeno la metà.

"La malattia mi ha fatto soffrire, mi ha fatto paura, tanta paura, ma nonostante tutto ho vinto io e non le permetto di prendere altro da me. La ginnastica è una mia passione e quindi me la riprendo"


Fonte: YouTube

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