mercoledì 18 novembre 2015

Let's Play Different!



Con l'avvicinarsi dell'inverno e subito dopo l'inizio del lento declino che segue il traguardo del primo quarto di secolo scopriamo in noi, un tempo aitanti e spavaldi adolescenti, un cambiamento inaspettato. Quando dopo aver spento le ambite venticinque candeline - al giubilante grido di 'Ma io ho venticinque anni. La vita mi sorride e guardate tutti come sono ciòvane' - ci rendiamo conto che aveva ragione la nonna a dirci che gli anni volano.
Perchè in un battito di ciglia siamo di nuovo di fronte a quelle candeline. Ma adesso sono ventisei anni. E il battito di ciglia successivo ne avremo direttamente trentatrè come Gesù in persona. Ci accorgiamo presto che a scandire i nostri fine settimana non sono più lo struscio in centro, il lento trasmigrare da un bar all'altro né tanto meno le serate nei locali. 

Scopriamo invece, con un discreto sollievo interiore, che l'avanzare dell'età ci autorizza a convertire lo sculettamento del sabato sera nel ben più borghese e discreto 'Ma perchè non ci facciamo una bella cena? Ognuno porta qualcosa e poi ci facciamo una partita a Risiko'. Quel genere di cena in cui ti puoi presentare anche in pigiama. Basta che porti il vino e poi va bene tutto. 

Adolescenti di ieri oggi parlo a voi - ma anche a te, bel giovane d'oggi, che tanto prima o poi invecchi pure tu - e vi presento un gioco davvero fighissimo che quest'inverno non può proprio mancare nel vostro scaffale di giochi di società. Non provate a negare, so che ne avete uno anche voi.

Si chiama Let's Play Different. E' un gioco di società di quelli classici nella sua struttura, che ricorda un po' il gioco dell'oca. Si lanciano i dadi e a turno ogni giocatore deve cimentarsi in un'abilità. O meglio. In una disabilità. 


Descrivere il susseguirsi delle stagioni solamente attraverso i suoni. Immaginare di vedere un film, ma senza poter usare gli occhi. Provare a svolgere delle semplici attività - come lavarsi i denti o allacciarsi le scarpe - usando la mano che abitualmente non adoperiamo mai. Descrivere un ambiente a occhi chiusi, solo attraverso suoni e odori.

Queste e molte altre attività sono la sfida di questo gioco, che è stato creato dai giovani dei gruppo Leo Club, l'associazione giovanile del Lions Club International, presenti su tutto il territorio italiano: - Il gioco si è sviluppato nell'ambito del Progetto Kairòs - spiegano sul loro sito i ragazzi che hanno lavorato alla realizzazione dell'idea, nata un paio di anni fa - Un progetto d’integrazione volto a creare situazioni in cui possiamo scoprire le tante sfaccettature dell'essere disabile. Ad ogni persona il suo carattere, ad ognuno il suo corpo, ciò che importa è creare armonia, una comunità di individui tolleranti l’un l’altro, che si apprezzino a vicenda -. 

Il gioco si rivolge prevalentemente ai bambini e alle loro famiglie, ma, sottolineano i creatori è in grado di garantire serate di puro divertimento anche agli adulti. La scatola contenente il tabellone e le pedine si vende a un prezzo minimo di 15 euro - meno di un ingresso di certe discoteche! -  e si può acquistare online compilando l'apposito format.

Enjoy the game. Let's Play Different!


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