giovedì 30 ottobre 2014

Misuriamo le mani

Che no. Non è una nuova fiction televisiva - di quelle 'da stasera in prima assoluta su canale cinque' (da pronunciarsi con enfasi e sentimento, da fine del mondo proprio) -. Non ci sarà Gabriel Garko nelle vesti di seducente contrabbandiere invischiato nel traffico di organi più o meno vitali. Né mi vedrete vestire i panni della protagonista - che so, una giovine e disabilmente rimbambitella fanciulla, sospesa tra l'amore per il bel fuorilegge dall'anima nera e il senso della giustizia. Il dramma che sto per raccontarvi ha radici ben più profonde e inestricabili..
Fin dai beati anni in cui raggiunsi la ragione scolastica (quindi dai tre in avanti), numerose volte sono stata coinvolta nel tremendo giochino del 'misuriamoci e vediamo le differenze'. Ho misurato mani, piedi e generica altezza con frotte e frotte di compagnetti, di tutte le età e di tutti i sessi.
Inutile dire che io sono sempre stata 'più corta'. Di tutto e di tutti (ma proprio tutti, credetemi). 
Altrettanto inutile sarebbe tediarvi con i penosi anni di elaborazione psicologica della cosa - e per il quale un applauso va alla mia mamma che ne ha seguito i lunghissimi passaggi -. Concentriamoci quindi su una tra le più scomode di queste differenze. 
Le mani. Che mica si limitano ad essere piccole loro - l'avrei accettato volentieri questo, credetemi. Perchè ci sono pargoli dotati di manine così leggere e sottili da far invidia alla più consumata delle suonatrici d'arpa -. Ma no, loro sono corte, tozze e sostanzialmente incapaci di tenere in mano qualcosa con successo per più di venti secondi.
E sì, lo so che quest'ultima cosa non ha a che fare con le forma delle mani ma scusate, già che mi lamento, mi lamento per tutto...no?
La loro diversità si manifesta in molti casi della vita...e se non ci credete provate a fare un braccialetto di perline con 5 cm di ditina piccine picciò (risata malefica di sottofondo). 
Uno su tutti - di casi della vita, intendo - mi accompagna ancora adesso. Perchè crescendo potrai anche smettere di fare braccialettini multicolor...ma una partitina a carte te la farai almeno una volta all'anno - di solito il giorno di Natale, in quel soporifero lasso di tempo che sta a cavallo tra l'ammazza caffè e la cena a base di 'chi le mangia ste tre fette di salame, su dai che poi son a buttare?!'.

Non è che io non mi ci applichi è che proprio ste carte...non mi ci stanno nella mano! Che siano carte da Uno - vi lascio immaginare il dramma del +4 negli anni della beata infanzia estiva - o le classiche carte da Scala Quaranta la questione si arena di fronte all'inevitabile evidenza. Non riesco a tenerle in mano tutte insieme senza contorcermi in penose contorsioni del polso. 
Gioiosa eccezione a questo dramma la rappresentano le carte napoletane - che però non so usare..ma insomma, altra cosa. 
E' con enorme piacere quindi che vi presento oggi uno strumento a prova di 'manina disabile'. Signore e signori, biscazzieri di ogni luogo, ammirate il porta carte da gioco:

Fonte: ausilium.it/portacartedagioco

Il supporto per le carte da gioco è realizzato in legno e nasce per agevolare i giocatori dotati di una mano sola. Le carte vengono inserite nel supporto che, grazie alla forma arrotondata, stabilizza la posizione degli odiati quadratini di carta. Ottimo anche il prezzo: otto euro, esclusi i costi di spedizione. Il prodotto è realizzato da Ausilium, il portale di oggetti accessibili ad anziani e disabili. 

Giocatori d'azzardo dell'universo riunitevi tutti: questo oggetto vi (e mi) salverà da un 25 Dicembre di lacrime, sconfitta e di 'ma dove cacchio me le metto tutte ste carte???'. 
Enjoy the game!

4 commenti:

  1. Questa sì che è una bella idea Deni! Be', quasi quasi me la faccio regalare anche io visto che sono incapace a tenere le carte! Comunque tu anche se hai le manine piccine fai delle cose belle, come l'origami natalizio che ti ostini a dire essere brutto! :D

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  2. Secondo me infatti Fabi è un oggetto adatto a tutti quanti! :) Comunque credimi che io ho le manine inabili, fidati...la decorazione natalizia sembrava un po' masticata. Nel complesso carina...ma masticata...eheh:)

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  3. Ma... ma... mio papà me l'aveva costruito da solo, tre pezzi di legno e via :)

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  4. Ma dai, veramente??? Un genio tuo papà!!!! Mandami uno scatto che confrontiamo i due prodotti...:)
    o meglio ancora...raccontiamo come si realizza?! :)

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