giovedì 23 ottobre 2014

Ma tu, le braccia ce le hai??


Fonte: simonarte.net
'Sai, una volta ho conosciuto una ragazza come te'  - aehm, nana? penso io – '..Solo che lei non aveva le braccia' – mah... l'ultima volta che ho controllato le braccia le avevo ancora. Resoconto aneddotico del pomeriggio in cui scoprii di essere 'come' Simona Atzori (ma magari!). Ma io le braccia le ho (l'ultima volta che ho controllato, almeno).


Me ne sto pian piano facendo una ragione. Nel mondo della disabilità esiste tutto un campionario di frasi ed esternazioni del più elevato livello di idiozia. Cose che la gente si sente in dovere di dire a chi è disabile, più o meno con lo stesso spirito con cui commentrebbe il cantiere di operai di fronte all'ufficio postale.  Il festival del qualunquistico luogo comune.

L'ultima, ma solo in ordine di tempo, mi è giunta al lavoro, stridente come solo un commento inopportuno e sgrammaticato sa essere: 'Pensavo che eri una bambina' - No ma, buongiorno anche a lei!

Lo ammetto, nella maggior parte dei casi sono frasi che mi feriscono tremendamente, ma a volte per fortuna fanno perfino ridere, perchè quando le ascolto credo siano pronunciate quasi senza cattiveria, proprio un po' così. 
A cacchio, ecco. 
La frase che pare questo post ne è un esempio lampante – e vi giuro che è giunta alle mie orecchie di giovane barista esattamente in questo modo qualche anno fa. Tant'è, il mondo è bello perchè vario, e se non ci fosse questa varietà, il concetto stesso di disabile, e quindi anche questo blog, verrebbe meno, credo. Sta di fatto che la cosa che più mi ha fatto ridere di questo episodio è che parlando parlando con il simpatico signore, che mi regalò questa perla in un caldo pomeriggio di luglio, scoprii che stava riferendosi a una ragazza disabile in verità piuttosto famosa. 
Bellissima, slanciata, elegante, e artisticamente completa. E senza braccia. Lei.
Bassa, imbranatella e con le mani di pastafrolla. Io

Gentile signore, echeccavolo...li vogliamo comprare un paio di occhiali?

Bislacchi e poco azzeccati paragoni a parte dunque, - seppur a mio indiscutibile vantaggio - parliamo della storia di oggi. Molto è stato detto, su questa ragazza conosciuta in tutto il mondo ma non potevo certo non riportare la sua storia. Lei è Simona Atzori, la ballerina, pittrice e artista nata 'coi piedi in basso' - per usare le sue stesse parole. La sua storia è di fatto tutta incentrata su questo dettaglio: l'assenza delle braccia. La loro mancanza ha fatto sì che Simona si inventasse un modo di vivere diverso da quello delle altre persone, che imparasse a mangiare, scrivere, ballare, dipingere e perfino guidare, cucinare e farsi i selfie - come non amarla dunque solo per questo? - con sistemi differenti da
quelli che siamo abituati a conoscere. Fino a diventare una persona così piena di interessi, viva e artisticamente stimolante da rendere il dettaglio delle braccia mancanti qualcosa di funzionale alla sua stessa personalità: 'Perché ci identifichiamo sempre con quello che non abbiamo, invece di guardare quello che c'è? Spesso i limiti non sono reali, i limiti sono solo negli occhi di chi ci guarda'. (dal libro "Cosa ti manca per essere felice?").
Guardandola non potrete non pensare che Simona abbia sul serio trasformato la sua disabilità in una forza. E - a prescindere dal luogo comune per cui tutti i disabili hanno o dovrebbero avere qualcosa di speciale che li rende forti, unici e blablabla - questa è decisamente cosa non da poco e, soprattutto, cosa non da tutti.
Io la vedo così; Simona Atzori è nata con una sfiga di proporzioni cosmiche. Ma siccome è una persona speciale - ma lei è speciale eh, non le sue braccia mancanti, lo è lei proprio in quanto Simona - cresciuta in una famiglia specialissima, ha usato i mezzi che aveva per diventare una di quelle rarissime persone che ti fa piacere incontrare per la strada anche quando la giornata ti è andata di schifo. Uno di quegli ospiti televisivi per i quali smetti di fare quello che stai facendo, ti accoccoli sul divano e alzi il volume della televisione per sentire meglio. Una di quelle che vale la pena conoscere dal vivo o seguire virtualmente su Instagram o su Facebook
Non voglio svelarvi troppo del suo lavoro, per non togliervi il gusto di scoprirlo da soli (vi dico solo che è uscito da poco il suo ultimo libro 'Dopo di te'). Qui potete visitare il mondo di Simona.


6 commenti:

  1. Conoscevo la storia di Simona, una persona da ammirare per la sua forza di volontà e per il suo coraggio. E dovrebbe essere d'esempio a tutti, disabili e non. Ed è proprio vero che spesso permettiamo a le poche cose che non abbiamo di non goderci l'immense cose che sono a nostra disposizione e che ci rendono felici!
    un bacione!

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  2. Sono d'accordo! Devo dire che la lezione di Simona è così pura e lineare da rendere difficile ogni altra considerazione..con la sua stessa esistenza lei spiega già tutto! Un bacio a te!:)

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  3. Io già la conoscevo Simona, l'ho vista ballare in tv qualche tempo fa e ti assicuro che all'inizio nemmeno mi ero accorta che non avesse le braccia! Avendo fatto danza classica per molti anni so quanto siano importanti le braccia per l'equilibrio nel ballo, e lei ballava con una sicurezza ed una disinvoltura invidiabili: una grande insomma!!!
    Ed un grande esempio di donna che ha affrontato la vita giocandosi al meglio le "carte" che le sono capitate senza stare a piangersi addosso! :D
    Bellissimo post!
    Baci!
    S
    http://s-fashion-avenue.blogspot.it/

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    1. Sono d'accordo con te,Silvia! Grazie per il tuo commento,anche in quanto esperta di danza! Un abbraccio

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  4. No ma poi mi devi dire chi è il campione d'intelligenza che ha detto quella trovata! Non c'è veramente limite al peggio! Ma credo che sì, siano frasi dette a cacchio, in effetti. Conoscevo la storia di Simona, tanto di cappello a lei, io non ho idea di come si faccia a stare in equilibrio con due gambe e due braccia, lei ha sicuramente saputo fare della sua diversità un punto di forza!

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  5. Lascia perdere,Fabi! Si tratta di un signore peraltro che mi sta simpatico e normalmente gentile e affabile..ma senza filtro nella testa,ecco!:) A livello di danza sono nella tua stessa situazione! Ecco perchè il commento mi ha fatto tanto ridere..perchè io non sono per niente aggraziata come Simona!! Ahahahah:)

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